Fotovoltaico Cesena - Tel.: 3480593976 - G.M. Impianti Elettrici

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Fotovoltaico Cesena

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Fotovoltaico Cesena: Eseguiamo manutenzione su impianti fotovoltaici.

Nell’ultima richiesta di intervento ci siamo trovati davanti ad un impianto eseguito in maniera non corretta.

Gli inverter installati sull’impianto erano con grado di protezione IP20 e quindi non idonei ad una installazione esterna, l’installatore precedente ha pensato così di proteggerli installandoli all’interno di cassette in vetroresina, ma così facendo non ha sicuramente garantito l’areazione richiesta da questo tipo di apparecchiature.

Abbiamo notato subito la mancanza di scaricatori sia sul lato AC che quello DC ed uno degli inverter non era più funzionante chissà da quanto tempo.

Purtroppo per il cliente, il tipo di intervento necessario per il ripristino del funzionamento e della durata di tali apparecchiature, vede come soluzione la sostituzione di tutti e due i convertitori FW, con apparecchiature di adeguato grado di protezione, il nuovo riposizionamento senza alcun impedimento al flusso d’aria ed il rifacimento dei cablaggi con inserimento di scaricatori AC e DC.

Ricordatevi che una manutenzione periodica può fare la differenza sul rendimento del vostro impianto e ridurre al minimo la possibilità di incombere in problemi di funzionamento. Fotovoltaico Cesena


 Impianto fotovoltaico

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

 Un impianto fotovoltaico di circa 5,1 kWp di potenza nominale

Un impianto fotovoltaico è un impianto elettrico costituito essenzialmente dall’assemblaggio di più moduli fotovoltaici che sfruttano l’energia solare incidente per produrre energia elettrica mediante effetto fotovoltaico, della necessaria componente elettrica (cavi) ed elettronica (inverter) ed eventualmente di sistemi meccanici-automatici ad inseguimento solare.

Classificazione e tipologia

Gli impianti fotovoltaici sono principalmente suddivisi in 2 grandi famiglie:

  • impianti “ad isola” (detti anche “stand-alone”): non sono connessi ad alcuna rete di distribuzione, per cui sfruttano direttamente sul posto l’energia elettrica prodotta e accumulata in un accumulatore di energia (batterie);
  • impianti “connessi in rete” (detti anche grid-connected): sono impianti connessi ad una rete elettrica di distribuzione esistente e gestita da terzi e spesso anche all’impianto elettrico privato da servire;

Un caso particolare di impianto ad isola, detto “ibrido”, resta connesso alla rete elettrica di distribuzione, ma utilizza principalmente le sue fonti, una sola, o può avere una combinazione, ad esempio, fotovoltaico, eolico, gruppo elettrogeno, anche con l’aiuto di un accumulatore. Qualora nessuna delle fonti sia disponibile o l’accumulatore sia scarico, un circuito collega l’impianto alla rete elettrica per la continuità della fornitura.

 Un impianto BIPV a facciata

Dal punto di vista strutturale, va menzionata la posa “architettonicamente integrata” (noto anche con l’acronimo BIPV, Building Integrated PhotoVoltaics, ovvero “sistemi fotovoltaici architettonicamente integrati”). L’integrazione architettonica si ottiene ponendo i moduli fotovoltaici dell’impianto all’interno del profilo stesso dell’edificio che lo accoglie. Le tecniche sono principalmente:

  • sostituzione locale del manto di copertura (es. tegole o coppi) con un rivestimento idoneo a cui si sovrappone il campo fotovoltaico, in modo che questo risulti affogato nel manto di copertura;
  • impiego di tecnologie idonee all’integrazione, come i film sottili;
  • impiego di moduli fotovoltaici strutturali, che svolgono anche la funzione di infisso, con o senza vetrocamera.

I costi per realizzare un impianto fotovoltaico integrato sono più alti rispetto a quello tradizionale, ma il risultato estetico è privilegiato dalla normativa del Conto energia, con il riconoscimento di una tariffa incentivante sensibilmente più elevata.

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RSGRAFIK DESIGNER

 

 

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